Batilux 2012.
Al Grimaldi Forum di Montecarlo gli architetti parlano di regole.
Principato di Monaco, Grimaldi Forum. 19-20 gennaio 2012
Il 20 gennaio 2012, in occasione dell’ottava edizione di Batilux, Salone dell’architettura e delle costruzioni di Montecarlo, si è svolto l’Incontro degli Architetti, appuntamento che da due anni riunisce 28 progettisti di rilievo internazionale per parlare di problematiche legate alla sostenibilità, nei suoi aspetti ambientali, sociali ed economici, e per definire i principi di una Nuova Architettura.
Il dibattito di quest’anno si è incentrato sul ruolo delle norme in architettura, sulla possibilità di trasformarle da vincoli a nuove opportunità, per lo sviluppo della creatività e per la ridefinizione di nuove regole.
I risultati dei lavori sono stati riassunti nella Dichiarazione di Monaco, divulgata ai giornalisti e al pubblico presente in una grande conferenza stampa.
In rappresentanza dell’Italia, insieme con gli architetti Cesare Maria Casati, Dante Oreste Benini e Tommaso Valle, era presente l’architetto Joseph di Pasquale, dello studio AM Progetti di Milano.
L’intervento dell’architetto di Pasquale, dal titolo: “La sostenibilità culturale, un antidoto per la mente contro il veleno dell’ideologia finanziaria” si riassume in due passaggi fondamentali.
“Anche la sostenibilità è oggi ridotta a “materia finanziaria”, che significa il risparmio di energia e di denaro.
Vogliamo "costruire per la vita", ma in questo clima ideologico per raggiungere questo obiettivo non possiamo fare altro che trasformare tutto in numeri, leggi e regolamenti che saranno sempre perdere il cuore del problema.
Dobbiamo invece promuovere una "sostenibilità culturale" per preservare quei valori che non potrebbero mai essere tradotti in numeri e regolamenti, e noi dovremmo affermare con forza il primato dei valori sui numeri e sula finanza. Il primato assoluto del "come" sul "quanto".
“Noi possediamo i codici sorgente della creatività. Dobbiamo usarli per ribaltare i codici espressivi, per reinventare il linguaggio, spiazzando chi lavora per sterminare la creatività attraverso l’omologazione. Quello che crea la vera ricchezza in natura è la differenza non l’omologazione. Questa è la sostenibilità culturale che abbiamo il dovere di opporre a chiunque voglia imporre un modello e un pensiero unico in luogo del progetto e della creatività”.
Da diversi anni di Pasquale porta avanti una riflessione sulla sostenibilità culturale in architettura, che nasce dal confronto tra il progettista italiano e l’ambito internazionale in cui è chiamato a operare. Il suo punto di vista, originale e innovativo, è già stato apprezzato nell’ambito di un’intensa attività seminariale nelle università di Russia, Brasile e Cina, dove ha progettato numerose architetture, a partire dal 2008.
Al link sottostante è disponibile il testo integrale dell'intervento dell'architetto Joseph di Pasquale.